La storia della Compagnia Portuale di Livorno è strettamente legata ai lavoratori che hanno contribuito al suo successo. Fondata nel 1947, questa realtà ha svolto un ruolo determinante nello sviluppo economico, sociale e culturale di Livorno per più di settant’anni.
Nel corso degli anni, ha saputo adattarsi ai cambiamenti e alle nuove esigenze della logistica e dello shipping, riconoscendo l’importanza della diversificazione delle merci. Ha investito in nuove strutture, come piazzali e magazzini e ha parallelamente puntato allo sviluppo delle risorse umane, formando le competenze necessarie per affrontare le innovazioni emergenti.
Alla fine degli anni Ottanta, un periodo di profondi mutamenti per le compagnie italiane a causa dell’introduzione dei decreti Prandini e l’inizio della discussione sulla legge di riforma 84/94, la Compagnia Portuale di Livorno assume un ruolo cruciale nella riorganizzazione del porto labronico.
In particolare, stringe accordi con altri operatori e partecipa a gare d’appalto che le permettono di diventare parte integrante di diversi terminal portuali e di ottenere, tramite la nuova società creata denominata CILP, la concessione del Terminal Alto Fondale.
Pertanto, la CPL diventa una società fornitrice per le attività legate alle operazioni portuali inerenti lo sbarco e l’imbarco della merce e per servizi ex art. 16 per i vari terminal in cui partecipa.
La Compagnia Portuale di Livorno nel corso dei tanti decenni di attività ha dato vita a rapporti di partenariato e di collaborazione con prestigiosi operatori portuali, armatori e investitori italiani e attivi a livello internazionale.
Tutte le partnership sono sempre state avviate nell’ottica di far crescere i traffici portuali e con essi il lavoro e l’economia locale; questo ha contribuito alla sua visibilità da parte di tutti i carriers globali, facendo raggiungere al porto di Livorno eccellenze e primati su commodity quali i prodotti forestali, auto, ro-ro e contenitori.
La Casa del Portuale, nota come Il Palazzo del Portuale è una delle opere simbolo del water front cittadino e della ricostruzione (1949-1953). Voluto dalla Compagnia Lavoratori Portuali, il palazzo sorse in un’area stravolta dagli sventramenti prebellici (quando fu demolito il Bagno dei forzati per l’edificazione del Palazzo del Governo) e dai successivi bombardamenti. Il progetto dell’attuale palazzo venne disegnato da Salghetti-Drioli affrontando il rapporto problematico fra il linguaggio architettonico storico (nel caso la Fortezza Vecchia con cui si rapportò nel suo progetto riprendendone il paramento in laterizio ed i muri lievemente inclinati) e quello moderno.
Ubicato nel centro storico-direzionale della città, è da allora utilizzato per le attività operative e di servizio della Compagnia Portuale di Livorno, oltre che ad uso collettivo, con una sala cinema e una sala convegni.
COMPAGNIA PORTUALE DI LIVORNO – P.IVA 00101420495